19° Rally Città di Livorno

  • Data: 28 Aprile 2022
  • Categoria: Gare
  • 19° Rally città di Livorno - Livorno (LI) - 10 settembre 1995

A Livorno sorride Vita

La diciannovesima edizione del Rally Città di Livorno cambia veste, lascia quella notturna per quella di una gara tutta in diurna.

Il successo conferma che la gara è ottimamente organizzata ed a riprova di questo, anche questa edizione è filata via liscia come l’olio.

La provincia livornese ha sempre offerto e continua ad offrire molto alla specialità dei rallyes.

Unico neo, se proprio si vuol cercare l’ago nel pagliaio, è il chilometraggio un poco risicato delle singole prove speciali.

La pedana di arrivo di Livorno incorona Vita come vincitore della gara, nonostante i capricci finali della sua Ford Escort, secondo uno spento Claudio De Cecco e terzo Galleni, al debutto con la Subaru Procar e costretto a pagare penalità ad un Controllo Orario.

Vita vince ma arriva al traguardo sospirando, gli ultimi chilometri di trasferimento sono stati lunghissimi, la Ford Escort Cosworth della SMS Italia non ne voleva sapere di andare avanti, alternatore, turbo e scarico stavano per lasciarlo a piedi. Per fortuna la Dea bendata ha restituito a Vita quanto tolto in altre manifestazioni e gli ha permesso di salire sul palco da vincitore e stappare lo spumante.

Se il lucchese sorride, Grassini e Galleni stringono i denti.

Il primo rompe la turbina sulla quinta speciale, proprio in quella dove nel trasferimento successivo non era permessa l’assistenza. Risultato due minuti regalati agli avversari ed addio ai sogni di vittoria.

Il secondo è stato messo kappaò da una leggerezza del suo navigatore che per una svista è arrivato in ritardo al Controllo Orario numero 3, quando la gara era ancora tutta da giocare.

E così dopo la gara labronica sono quattro i nomi dei candidati alla vittoria della Zona, a Fidanza, Lenci, De Cecco si aggiunge anche Gianluca Vita.

Lenci si tira subito fuori dalla partita dichiarando di avere poche chanches contro gli avversari, la sua Peugeot 309 gruppo A, paga un debito di cavalli troppo elevato con le vetture quattro ruote mortici di gruppo A.

De Cecco gioca a nascondino ammettendo che forse si presenterà a Montecatini per il Valdinievole.

Chi invece non si nasconde ed ammette di puntare al titolo di Zona è Raffaello Fidanza che, pubblicamente ammette che la Coppa Italia è il suo obiettivo.

La gara regala l’ottimo quarto posto di Guido Pasa, che con una vecchiotta ma super efficiente Ford Sierra Cosworth della Planning Sport è sempre stato fra i primi, concludendo la gara in quarta posizione assoluta.

Nella gara riservata alle vetture 2 litri a due ruote motrici a vincere è Claudio Macchi.

Il driver di Pontedera si è vista servire la vittoria su di un vassoio d’argento dallo sfortunato Bini, ritiratosi dopo 8 prove speciali che lo avevano visto in testa, nelle quali si era straordinariamente adattato alla guida della Opel Kadett GSi.

In gruppo N vittoria per un raggiante Roberto Galli, alla guida della Ford Escort Cosworth ex Bentivogli, che ha girato come un orologio per tutta la gara. Lo stesso pilota, a fine gara, dichiarerà di avere fra le mani una vettura che è una bomba, assai diversa delle precedenti e della quale deve ancora scoprirne i limiti.

Ritiro per Venturi, capofila di Zona fra le vetture di Produzione, afflitto da forti dolori alla mano destra, recentemente fratturata e che lo hanno costretto a fermarsi dopo una sola speciale disputata.

Venendo alla cronaca della gara, sono in 106 a presentarsi allo start della gara, 55 con vetture del Produzione e 51 con le gruppo A, pronti a sfidarsi sulle dieci prove speciali in programma per un totale di 71 chilometri ed 830 metri di tratti cronometrati.

La speciale che apre le danze di questo Rally Città di Livorno è la “Malvolta”, prova quasi completamente in salita con alcuni tornanti ed i caratteristici ponticelli di metà prova. Vita – Tosi, Ford Escort Cosworth gruppo A, mettono subito la firma con il tempo di 3’52”, seguono Galleni – Tanozzi, Subaru Legacy gruppo A, a 4”, e Grassini – Grassini, Ford Escort Cosworth gruppo A, a 10”.

La “Traversa” è il secondo tratto cronometrato in programma, 6 chilometri e 650 metri prevalentemente in discesa, con start appena fuori dall’abitato di Gabbro. Vita e Grassini impattano il miglior crono con il tempo di 4’47”, segue Galleni ad 1” e De Cecco – Barigelli, Toyota Celica gruppo A, a 6”.

Si va sulla terza speciale di giornata, la “Montevaso”, 8 chilometri e 280 metri con partenza in salita e carreggiata larga fino al bivio di Castellina dove la strada si stringe e diventa più guidata. Vita fa segnare nuovamente il miglior tempo con 5’07”, seguono Galleni e Grassini a 7” e De Cecco a 14”.

Su questa prova si ritirano Lenci per la rottura della frizione e Donati, fino a quel momento protagonista, per una toccata. Galleni arriva in ritardo al C.O. e paga un minuto di penalità.

I 6 chilometri e 650 metri della “Chianni” segnano la chiusura del primo giro sulle speciali. Una prova guidata con una serie di tronanti stretti in discesa, poi la salita dove serve tanto motore. Vince Galleni con il tempo di 4’26, segue Vita ad 1” e Grassini a 2”.

“Montevaso/2” e Vita torna alla vittoria con il tempo di 5’06”, staccando Galleni di 4” e De Cecco di 9”. Grassini rompe la turbina ed esce dalla prova con un ritardo di 52”.

La sesta speciale è la ripetizione della “Chianni”, vincono a pari merito Vita e Galleni con il tempo di 4’27”. Secondo è De Cecco a 3” e terzi i sorprendenti Pasa - Ongaro, Ford Sierra Cosworth gruppo A, a 6”. Grassini, ancora alle prese con il guasto alla turbina, paga 1’12” di ritardo.

Il terzo passaggio sulla “Montevaso” è il settimo impegno di giornata per gli equipaggi rimasti in gara. Vita vince con il tempo di 5’09”, secondo Galleni a 3”, terzi De Cecco e Grassini a 5”.

Ottava speciale è il terzo passaggio sulla “Chianni” ed a vincere è ancora Vita con il tempo di 4’27, segue Grassini ad 1” e Galleni a 2”. La prova è fatale per Bini, leader fra le due ruote motrici fino a quel momento, costretto al ritiro per la rottura del semiasse.

Per il penultimo impegno si torna sulla “Malvolta” ed a vincere è Galleni con il tempo di 3’55”, seguono Vita e De Cecco a 3” e Grassini a 6”. La turbina della Ford Escort Cosworth di Vita comincia a fare i capricci.

La ripetizione della “Traversa” è la speciale di chiusura di questa edizione del Rally Città di Livorno. Miglior crono per Galleni e De Cecco con il tempo di 4’48”, segue Grassini a 2” e Vita a 4”. Aumentano i problemi sulla vettura di Vita, alla turbina, si aggiungono l’alternatore e lo scarico.

Sono in 65 gli equipaggi che terminano il rally, 39 con vetture del Produzione e 26 con le gruppo A. 

Fra le vetture di produzione a vincere le classi erano, nella 1400 Gaddini - Castiglioni, Peugeot 106 Rallye, nella 2000 Toninelli - Vallini, Renault Clio Williams, nella 2500 Orioli - Santi, Renault 5 GT Turbo mentre la oltre 2500 va ai vincitori del gruppo N Galli - Caroti, Ford Escort Cosworth.

Nelle turismo preparate vittoria fra le vetture della 1400 per Raffaelli - Iacopini, Peugeot 106 XSi, fra le 1600 Chiarini - Marsi, Alfa Romeo 33, fra le 2000 per Macchi - Muzzarelli, Peugeot 309 GTi e fra le oltre 2500 per i vincitori del Rally, Vita – Tosi, Ford Escort Cosworth.

Classifica assoluta:

  1. Vita - Tosi Ford Escort Cosworth gruppo A in 46’12”;
  2. De Cecco - Barigelli Toyota Celica 4WD gruppo A in 47’02”;
  3. Galleni - Tanozzi Subaru Legacy gruppo A in 47’25”;
  4. Pasa - Ongaro Ford Sierra Cosworth gruppo A in 47’51”;
  5. Grassini - Grassini Ford Escort Cosworth gruppo A in 48’41”;
  6. Fidanza - Ficai Ford Escort Cosworth gruppo A in 48’57”;
  7. Macchi - Muzzarelli Peugeot 309 GTi gruppo A in 49’34”;
  8. Galli - Caorti Ford Escort Cosworth gruppo N in 49’58”;
  9. Sardelli - Marinai Ford Escort Cosworth gruppo N in 50’45”;
  10. Venturoli - Mongiorgi Ford Sierra Cosworth gruppo N in 51’00”

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2022-04-30T20:04:58+00:00
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