5° Rally Internazionale dei Laghi

  • Data: 15 Giugno 2022
  • Categoria: Gare
  • 5° Rally Internazionale dei Laghi - Luino (VA) - 27 > 28 Aprile 1996

Gallio in rimonta.

La quinta edizione del Rally dei Laghi, ha validità per la Coppa Italia di Seconda Zona e per il Campionato Svizzero, motivi di gran richiamo e così allo start si sono presentati in 170 equipaggi, 38 dei quali elvetici.

Il menù della gara prevede la disputa di otto prove speciali, quattro da ripetere, per un totale di 97 km e 800 metri di tratti cronometrati.

Allo start i favoriti alla vittoria sono Maneo – Bucci, con la Lancia Delta HF Integrale preparata da Boldetti e Gallio – Guizzardi sulla Toyota Celica 4 WD della Grifone.

Fra i possibili outsider Re – Adamoli, Renault Clio Maxi di Conti, Ambrosoli – Viviani, Ford Escort Coswort, gli svizzeri Carron – Monnet, Ford Escort Cosworth ed Henny con la Peugeot 306 S16 gruppo A.

Partono subito forte Massimo Maneo ed Iller Bucci che in sole tre prove speciali, lasciano Fabrizio Gallio e Lucio Guizzardi ad 1’01”, ritardo che poteva essere ancor più corposo se il buon Maneo non avesse fatto una breve escursione, fuori programma, nel bosco.

Al riordino di Montegrino, Boldetti sostituisce il braccetto posteriore sulla Delta di Maneo mentre il Team Grifone deve fare gli straordinari, visto che sono diversi gli interventi sulla Celica di Gallio che, a detta dello stesso pilota, è scorbutica ed inguidabile, la brutta copia di quella che aveva guidato all’ultimo Mille Miglia.

Montegrino segna il punto di svolta della gara, il rally cambia faccia e Gallio comincia una furiosa rimonta, non sbaglia una curva e ad ogni fine speciale il cronometro lo premia.

Maneo sulla quarta prova, complice il fatto di adagiarsi sul distacco acquisito, si becca 15 secondi e da quel momento il feeling fra lui ed il rally sembra essersi rotto visto che, speciale dopo speciale, i tempi delle prove non arrivano più e Gallio si avvicina costantemente.

Quando tutti si aspettano una sfida all’ultima speciale, il destino ci mette lo zampino e sul settimo tratto cronometrato cede il turbo sulla vettura di Maneo, fino a quel momento ancora in testa per 12”, Gallio lo sorpassa in prova e capisce che il Laghi è suo.

Secondo posto Felice Re e Gigi Adamoli, all’esordio sulla Renault Clio Maxi, che vincono all’ultima speciale la sfida con in compagni della Varese Corse, Paroli – Cremagnani, Renault Clio Williams sempre di Conti.

Dietro alle due verdi Clio, due Ford Escort Cosworth, quelle del vallesano Jean Marie Carron e del comasco Luca Ambrosoli.

Finita troppo presto la gara di Cyril Henny, Peugeot 306 S16 e Olivier Gillet, Renault Clio Williams, entrambi costretti al ritiro, il primo per la rottura del cambio quando era terzo assoluto, il secondo con problemi al motore fin dalle battute iniziali della gara.

A vincere il gruppo N è il cremonese Giancarlo Sorti con Andrea Nicoli alle note, a bordo della Ford Escort Cosworth che li vedrà terminare in settima posizione assoluta.

Terminano la gara in 91 equipaggi, 58 con vetture di Produzione e 33 con vetture di gruppo A e questo a conferma della selettività e difficoltà delle speciali varesine.

La prima prova in programma è un tratto storico del Laghi, il “Cuvignone” con i suoi 12 km, 8 in salita ed i restanti in discesa veloce.

Miglior crono per Maneo – Bucci, Lancia Delta HF Integrale gruppo A, che fermano il cronometro su 10’57”, secondi Gallio - Guizzardi, Toyota Celica 4WD gruppo A, a 7, terzi gli elvetici Henny – Brand, Peugeot 306 S16 gruppo A, a 22”.

Gillet rompe il motore, Bizzozero si ritira, Nespoli capotta e blocca la speciale, tempo imposto per una decina di equipaggi, prima che la speciale riprenda regolarmente per i restanti.

I 14 km della speciale “Alpe Tedesco”, sono il secondo impegno cronometrato in programma, resi ancor più difficoltosi dall’asfalto umido, specie nel sottobosco.

Maneo fa segnare ancora il miglior tempo con 10’19”, secondo Henny a 10”, terzo Gallio a 20”.

Gallio fora a 5 chilometri dal fine prova, foratura anche per Leoni che perde 10 minuti.

La vettura numero 47 sbatte, rompe lo sterzo ed ostruisce il passaggio, causando il tempo imposto per il resto degli equipaggi.

Teatro del terzo tratto cronometrato, sono gli 11 km e 500 metri della speciale di “Montegrino”.

Maneo vince anche questa speciale con il tempo di 10’01”, secondi Paroli – Cremagnani, Renault Clio Williams gruppo A, a 13”, terzi Re – Adamoli, Renault Clio Maxi, a 16”.

Gallio si gira ed esce due volte di strada accusando un ritardo di 34”, Henny rompe il cambio e si ritira, Panizza sbatte duro contro il guard-rail che gli entra nella Clio.

Maneo, pur vincendo la prova, perde 10-15” per una piccola divagazione nel bosco.

Gli 11 km e 400 metri della prova di “Forcora” sono quelli che chiudono il primo giro sulle speciali.

Gallio inizia la rimonta, vincendo l’impegno con il tempo di 8’55”, secondo Maneo a 15”, terzo Re a 17”.

Si torna sul “Cuvignone” per la quinta prova in programma.

Gallio ci prende gusto e fa segnare il miglior crono con il tempo di 10’49”, secondo Maneo a 16”, terzi Ambrosoli – Viviani, Ford Escort Cosworth gruppo A, a 48”.

Il turbo sulla Delta di Maneo comincia a fare capricci.

“Alpe Tedesco/2” e nuovo scratch per Gallio con il tempo di 9’44”, secondo Maneo a 18”, terzo Paroli a 31”.

La prova parte con 90 minuti di ritardo e questo dovuto al fatto che un bimbo si infortuna, pochi minuti prima dello start della prova, costringendo l’ingresso dell’ambulanza per i primi soccorsi.

Penultima prova in programma è la ripetizione della “Montegrino”.

Gallio prosegue nella sua cavalcata, realizzando il miglior crono con il tempo di 9’58”, secondo Paroli a 3”, terzo Re a 6”.

Maneo rompe il turbo e deve alzare bianca consegnando così, nelle mani di Gallio, la vittoria del rally.

La ripetizione della prova di “Forcora” è quella designata a chiudere le ostilità fra gli equipaggi rimasti in gara.

Gallio chiude il rally vincendo anche questo tratto con il tempo di 9’00”, secondo Re a 5” e terzo Paroli a 23”.

Re spinge forte e grazie al tempo realizzato consolida la seconda posizione assoluta, Grazioli rompe l’idroguida della sua Lancia e perde due posizioni nell’assoluta.

Fra le vetture di produzione a vincere le classi erano, nella 1400 Chiodo - Gogni, Peugeot 106 Rallye, nella 1600 Mazzucchelli - Cossi, Ford Fiesta XR2, nella 2000 Peter - Juplè, Peugeot 306 S16, nella 2500 Cassese - Brown, Renault 5 GT Turbo mentre la N6 va ai vincitori del gruppo N Storti - Nicoli, Ford Escort Cosworth.

Nelle turismo preparate vittoria fra le vetture della 1400 per Di Giacomo - Grazioli, Peugeot 205 Rallye, fra le 1600 per Brillat - Herbstrueuth, Honda Civic, fra le 2000 per Re - Adamoli, Renault Clio Maxi Kit, fra le 2500 per Messori - Ghiroldi, BMW M3 e fra le A6 per i vincitori del Rally, Gallio - Guizzardi, Toyota Celica 4WD.

Classifica assoluta:

  1. Gallio - Guizzardi Toyota Celica 4WD gruppo A in 1h20’34”;
  2. Re - Adamoli Renault Clio Maxi Kit gruppo A in 1h22’36”;
  3. Paroli - Cremagnani Renault Clio Williams gruppo A in 1h23’02”
  4. Carron - Monnet Ford Escort Cosworth gruppo A in 1h24’36”;
  5. Ambrosoli - Viviani Ford Escort Cosworth gruppo A in 1h25’21”;
  6. Ogliari - Zoller Renault Clio Williams gruppo A in 1h25’29”;
  7. Storti - Nicoli Ford Escort Cosworth gruppo N in 1h26’59”;
  8. Grazioli - Angioletti Lancia Delta HF Integrale gruppo A in 1h27’21”;
  9. Goffinet - Goffinet Peugeot 309 GTi gruppo A in 1h27’52”;
  10. Peter - Juplè Peugeot 306 S16 gruppo N in 1h28’13”.

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2022-06-20T12:13:34+00:00
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