2° Rally del Frignano

  • Data: 4 Giugno 2022
  • Categoria: Gare
  • 2° Rally del Frignano - Sestola (MO) - 11 > 12 Maggio 1996

La prima di Stanco

La seconda edizione del Rallysprint del Frignano ha la stessa trama di un romanzo giallo.

Dopo una giornata di gara, fra le nebbie dell’Appennino Modenese, a fine gara scoppiano casi e polemiche che hanno fatto passare in secondo piano la prima vittoria in carriera del venticinquenne pilota modenese Luca Stanco, salito per la prima volta su di una vettura gruppo A, dopo essere cresciuto con vetture di Produzione.

Giusto cominciare la trama di questo romanzo, elencando i fatti che hanno acceso le polemiche di fine gara ed hanno fatto sì che il Rally non terminasse dopo il palco di arrivo.

Marco Figoli, a bordo di una Renault Clio Williams gruppo A, dopo aver dominato la gara, solo a notte fonda viene estromesso dalla classifica finale per non essersi presentato in tempo utile alle verifiche post gara.

Leggerezza del pilota spezzino o eccesso di zelo da parte dei commissari?

Il navigatore di Maurizio Medici, Marco Bonvicini racconta di aver visto sulla tabella un tempo di 2’49” allo Stop della prova speciale numero 5 e di essersene ritrovato uno superiore di 10” a fine gara.

Daniele Bandieri che al riordino viene invitato dai commissari tecnici far salire sulla bilancia la sua Clio, cosa che non viene fatta per Zanni, che divideva con lui la testa del gruppo N e per Verbilli, che stava dietro ai due per pochi secondi.

Tanti misteri che resteranno irrisolti nel “giallo del Frignano” ma che non devono nascondere la vittoria, anche se a tavolino, di un Luca Stanco che ha 25 anni assapora il suo primo successo della carriera.

Il modenese è stato l’unico a contrastare il passo di Figoli, lungo le sei prove speciali della gara.

Trasferta sfortunata per Riccardo Corvi, penalizzato dall’asfalto viscido della gara che non permetteva alla sua Opel Kadett di scaricare a terra tutti i cavalli ed in più vittima della rottura dell’iniettore dopo la terza speciale.

Terminerà comunque secondo, staccato però di 19” che per uno sprint sono un’eternità.

Chi sorride e ne ha ben ragione è Pier Francesco Verbilli, al debutto sulla Peugeot 309, si aggiudica la vittoria del gruppo N.

Anche se agevolata dal ritiro di Bandieri, rottura del semiasse e dai problemi agli ammortizzatori alla Clio di Zanni, nulla si può togliere alla condotta di gara mantenuta da Verbilli e che porta a casa anche un quarto posto assoluto nella classifica finale.

L’impresa di giornata è quella realizzata da Massimo Schenetti, all’esordio sulla Peugeot 106 XSi gruppo A, termina la gara in sesta posizione assoluta.

Delle 84 vetture allo start sono 66 quelle che terminano il rally, 46 di gruppo A e 20 di gruppo N.

Fra le vetture di produzione a vincere le classi erano, nella 1400 Ceschi - Sabaini, Peugeot 205 Rallye, nella 1600 Peruzzo - Bovo, Peugeot 106 XSi, nella 2000, i vincitori del gruppo N, Verbilli - Albertini, Peugeot 309 GTi e nella 2500 D’Arcio - Ferrari, Renault 5 GT Turbo.

Nelle turismo preparate vittoria fra le vetture della 1400 per Schenetti - Borellini, Peugeot 106 XSi, fra le 1600 per Rossetti - Zanfini, Alfa Romeo 33 e fra le 2000, per i vincitori del rally, Stanco – Amadori, Renault Clio Williams.

Classifica assoluta:

  1. Stanco - Amadori Renault Clio Williams gruppo A in 15’09”;
  2. Corvi - Mazzoli Opel Kadett GSi gruppo A in 15’28”;
  3. Sassi - Evangelisti VW Golf GTi gruppo A in 15’46”;
  4. Verbilli - Albertini Peugeot 309 GTi gruppo N in 15’49”;
  5. Medici - Bonvicini Opel Kadett GSi gruppo A in 15’52”;
  6. Schenetti - Borellini Peugeot 106 XSi gruppo A in 15’52”;
  7. Marti - Roncaglia Renault Clio Williams gruppo A in 15’56”;
  8. Zaupa - Finato Renault Clio Williams gruppo N in 15’57”;
  9. Zanni - Vaccari Renault Clio Williams gruppo N in 16’00”;
  10. Saldarini - Gela Peugeot 205 GTi gruppo A in 16’01”

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2022-06-04T15:24:03+00:00
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