10° Rally Bellunese

  • Data: 20 Aprile 2022
  • Categoria: Gare
  • 10° Rally Bellunese - Belluno (BL) - 27 maggio 1995

La prima di Pasa

La decima edizione del Rally Bellunese manda al settimo cielo i patavini, Guido Pasa e Giulio Ongaro che, con la vecchia Ford Sierra Cosworth della Planning Sport, si aggiudicano una scoppiettante e ricca di colpi di scena edizione della gara.

Una gara che il duo patavino ricorderà bene anche perché segna il loro primo successo in carriera dopo quindici anni di attività.

Della loro possibile vittoria se ne è iniziato a parlare dopo il secondo riordino di Croce D’aune.

Fuori i due mattatori della gara, Claudio de Cecco e Gianpaolo Basso e con una classifica molto corta, con i primi sei equipaggi racchiusi in soli 20”, Pasa ed Ongaro e la Ford Sierra Cosworth avevano tutte le carte in regola per vincere.

E così, alle 18.33 del 27 maggio, la Sierra biancoblù numero 11 si presentava da vincitrice sulla pedana d’arrivo.

E’ stata una gara ricchissima di colpi di scena, basti pensare che, per ben quattro volte, è cambiato il nome del capoclassifica.

Parte subito forte Claudio De Cecco con la Toyota Celica curata da Orlando, sembra prendere il largo ma un’innocua uscita di strada, rivelatasi fatale, segna la fine della sua gara.

A balzare in testa era Basso con la Ford Escort Cosworth della pro.motor.Sport, che aveva tenuto testa alla sfuriata iniziale dello sfortunato De Cecco.

La gioia durava poco, il portacolori della Palladio restava leader solo per una speciale dato, che nella seguente la sua vettura lo lasciava a piedi.

Lo scettro di capoclassifica passava nelle mani di Riccardo Errani, Lancia Delta HF Integrale, ma questi si doveva guardare dagli attacchi degli avversari molto vicini in classifica e fra questi il più vemente era proprio Guido Pasa.

Sulla speciale conclusiva gli attacchi di Pasa davano i gli attesi risultati, tant’è che riusciva a sopravanzare Errani, relegandolo in seconda posizione.

Duello anche nel produzione fra Leoni e Vellani, purtroppo per il primo, il cedimento del differenziale, lo costringeva all’abbandono lasciando la vittoria al secondo.

A termine manifestazione, la Scuderia Tre Cime – Città di Belluno, non nasconde la soddisfazione per l’ottima riuscita del rally.

Una gara fortemente voluta da questo gruppo di appassionati bellunesi che hanno rispolverato una gara che si era fermata nel 1979.

Piloti felici del percorso, le prove speciali, percorse interamente in diurna, si sono rivelate insidiose e selettive ed un meteo capriccioso, ha complicato ancor di più tutto questo, accendendo la lotteria degli pneumatici.

Venendo alla cronaca del Rally, la gara proponeva la disputa di nove speciali, per un totale di 96 chilometri e 500 metri.

A dare inizio alle ostilità sono i 15 chilometri e 320 metri della speciale di “Valmorel”. Inizio in ripida salita con tornanti in successione, poi un falsopiano misto veloce fino a Valmorel, segue una discesa di sei chilometri, prima di altri tre chilometri in salita che precedono il finale in discesa con carreggiata larga e curve da affrontare tutte d’un fiato.

Lo scratch lo fanno segnare De Cecco – Barigelli, Toyota Celica 4WD gruppo A, con il tempo di 11’39”. Secondi Basso – Andriollo, Ford Escort Cosworth gruppo A, a 5”, seguiti da Errani – Casadio, Lancia Delta HF Integrale, a 24”. “Grizzly” fora l’anteriore sinistra dopo tre chilometri, segue danneggiando il cerchio, si ferma per sostituire la ruota ma perde tanto tempo. Si ritirano ben 15 equipaggi e fra questi Morandini, Lancia Delta Leader Cars, per uscita di strada.

Il secondo tratto cronometrato in programma è la speciale di “Colderù” lunga 10 chilometri e 240 metri. Inizia con un paio di chilometri in salita guidata, quindi degli stretti tornanti portano ad un falsopiano con dossi e curvoni in appoggio. Segue una parte in discesa fino a Colderù dove, un’inversione sinistra, immette su tratto misto veloce interrotto da un tornatino che, immette nel finale in discesa con tornanti nel sottobosco. De Cecco vince nuovamente con il tempo di 6’48”, segue Basso a 10” e Giacomelli – Brigadoi, Lancia Delta HF Integrale gruppo A, a 12”. Vardenega, Renault Clio Williams – Munaretto, compie un gran dritto danneggiando irreparabilmente il frontale, si ritirerà un chilometro dopo.

Momento di andare sui 15 chilometri e 300 metri della speciale di “Croce d’Aune”. Partenza in salita larga con curvoni sporchi di ghiaia, poi un bivio, immette in una discesa molto insidiosa in mezzo al bosco. Gli ultimi due chilometri sono in una strada stretta fra rail e roccia. Vince Basso con il tempo di 11’03”, seguono Facca – Colferai, Lancia Delta HF Integrale gruppo A, a 3” e Zonta – Fantinato, Ford Escort Cosworth gruppo A, a 5”. De Cecco sbaglia l’innesto finale e scivola in un campo sotto la sede stradale, zero danni ma impossibile ritornare in strada.

I 2 chilometri e 250 metri della “Feltre” sono il quarto impegno per i concorrenti rimasti in gara. Si tratta di una speciale nervosa, ricavata all’interno della zona industriale di Feltre, con salti di corsia e chicanes per rallentare ritmo e velocità. Errani fa segnare il miglior crono con il tempo di 1’37”, secondi sono Zonta e Facca a 2”, terzi Leoni – Lucchini, Ford Escort Cosworth gruppo N, a 3”. Basso arriva nei pressi del C.O., la sua Escort si ammutolisce, a nulla valgono i tentativi di farla ripartire.

La speciale numero 5 è il secondo passaggio sulla “Colderù” e a vincere la prova sono Vellani – Maccagnan, Ford Escort Cosworth gruppo N, con il tempo di 6’57, segue Zonta a 2” e Leoni a 3”.

“Croce d’Aune/2” è la speciale numero 6 ed a far segnare il miglior crono è Leoni con il tempo di 10’55”, segue Vellani a 9” e Pasa a 13”.

Settimo impegno cronometrato è il secondo passaggio sulla “Feltre” ed a vincere è Zonta con il tempo di 1’37, seguono Facca, Errani e Chimentin – Santi, BMW M3 gruppo A, ad 1” e Pasa a 2”.

Penultimo crono di gara è il terzo passaggio sulla “Colderù” e Chimentin vola con il tempo di 6’50, secondo è Pasa a 5”, più staccati Errani e Facca a 16”. Pasa recupera 11” ad Errani e comincia ad assaporare le bollicine del vincitore.

Il Rally si chiude con il secondo passaggio sulla “Valmorel” e Facca fa segnare il miglior crono con il tempo di 12’52, segue Pasa ad 11” ed Errani e Zonta a 14”.

Concludono il rally in 79 equipaggi, 28 con vetture di gruppo A e 51 con vetture di gruppo N.

Fra le vetture di produzione a vincere le classi erano, nella 1400 Talo - Roncada, Peugeot 205 Rallye, nella 1600 Cervo - Parise, Opel Corsa GSi 16V, nella 2000 Primoli - Pedron, Renault Clio Williams, nella 2500 Nadin - Anese, Renault 5 GT Turbo mentre la N6 va ai vincitori del gruppo N Vellani - Maccagnan, Ford Escort Cosworth.

Nelle turismo preparate vittoria fra le vetture della 1150 per Mastellotto - Faggion, Fiat Cinquecento, fra le 1400 Stival - Viola, Suzuki Swift, fra le 1600 per Valentini - Valentini, Opel Corsa GSi 16V, fra le 2000 per “Brick” - Tormen, Peugeot 309 GTi, fra le 2500 per Chimentin – Santi, BMW M3 e fra le oltre 2500 per i vincitori del Rally, Pasa - Ongaro, Ford Sierra Cosworth.

Classifica assoluta:

  1. Pasa - Ongaro Ford Sierra Cosworth gruppo A in 1h12’06”;
  2. Errani - Casadio Lancia Delta HF Integrale gruppo A in 1h12’08”;
  3. Facca - Colferai Lancia Delta HF Integrale gruppo A in 1h12’17”;
  4. Zonta - Fantinato Ford Escort Cosworth gruppo A in 1h12’25”;
  5. Vellani - Maccagnan Ford Escort Cosworth gruppo N in 1h12’41”;
  6. Chimentin - Santi BMW M3 gruppo A in 1h13’14”;
  7. Dall’O’ - Bottacin Lancia Delta HF Integrale gruppo N in 1h14’36”;
  8. Moratto – Facco Ford Escort Cosworth gruppo N in 1h14’46”;
  9. Primoli - Pedron Renault Clio Williams gruppo N in 1h15’45”;
  10. “Brick” - Tormen Peugeot 309 GTi gruppo A in 1h16’43”

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2022-04-20T08:50:42+00:00
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